Nel suo testo Fenomenologia del potere, Popitz afferma che la forma più diretta di potere è il puro potere d’azione: il potere di recare danno agli altri con un’azione diretta verso di loro, il potere di fare qualcosa agli altri. Nell’atto diretto dell’offesa si mostra quanto sia schiacciante la superiorità degli Uomini sugli Uomini e l’atto stesso ricorda la permanente vulnerabilità di ognuno.
Basterebbe tornare a sentirsi vulnerabili e veri per smettere di aderire a poteri personali distorti e ricominciare ad autoproteggersi a vicenda.
É falso che ognuno può cavarsela da solo, che volere è potere sempre e che occorre imparare a vivere nella separazione di questa moderna giungla liquida. I vecchi modi di potere stanno sgretolandosi, una nuovo periodo evoluto è qui accanto (basta osservare ed entrarvi).
Ci sono Bambini Nuovi che si stanno mostrando con azioni luminose e forti.
Cosa avviene
Esiste una confusione generazionale, denominata confusione delle lingue, che fa riferimento all’incomprensione sentimentale ed affettiva che può generarsi tra genitori e figli, tra adulti e bambini. Spesso gli adulti non afferrano ciò che per i bambini è chiaro ed evidente, reale e tangibile.
Psicologicamente è un termine preciso nato per distinguere quanto il linguaggio tenero e sognante dell’infanzia niente abbia a che fare con il voluto linguaggio della passionalità adulta che può sconfinare e danneggiare. Tornando all’origine, questa relazione di mancata comprensione è da ricercarsi dentro di noi, tra il nostro bambino interiore e l’adulto che siamo diventati. Per sanare questo divario occorrere recuperare la memoria emozionale e spirituale, la storia dell’infanzia.
L’impossibilità adulta di comunicare affetto e tenerezza può diventare un congelamento vitale che impedisce scelte di azioni rispettose verso la vitalità piena dell’infanzia. Un Adulto che lentamente perde spontaneità integra e naturale, perde un po’ della sua essenza interiore.
Alcune motivazioni
Quanta sentimentalità nel periodo dell’infanzia non è stata sostenuta e valorizzata con equilibrio?
I desideri di affetto, di riconoscimento e di approvazione del piccolo possono generare errori di valutazione verso gli adulti con cui è in contatto e da tali errori possono nascere situazioni di pericolo, in svariati luoghi.
Dall’altra parte, è solo attraverso la logica del far paura che un adulto, completamente ignorante del grande potere benefico dell’infanzia, può aderire al mal- potere. Anche per questo motivo, occorre restare fuori dal circuito della paura, trasformando così tanto se stessi da riuscire a non lasciarsi invischiare in questa energia così troppo usata.
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