Com’è possibile che il gioco ed il movimento siano una forma di apprendimento anche cognitivo? É solo per pochi?
Ampiamente riconosciuta nei paesi scandinavi e poco diffusa dalle nostre parti, la pratica dell’imparare con le strategie ludiche e con le logiche psicocorporee può portarvi a notare che ogni apprendimento cognitivo è innanzi tutto un’esperienza vissuta corporea. Non è necessario accedere a modelli di istruzione speciali, avere a disposizione boschi per asili, quantità economiche vaste per scuole private.
Tutti quelli che cercano una strada meno battuta e più vitale, possono accedere ad apprendimenti così.
Avrete sicuramente notato quanto lo sport sia praticato perché riconduce ad esperienze di gruppo in cui le abilità cinestesiche diventano abilità di successo personale. Avrete visto quanto gli adolescenti siano attratti dalle pratiche di confronto in gruppo, dalla sfida e dalla contestazione o dal suo opposto, il ritiro sociale e l’incomunicabilità. Nella parte creativa ed in quella distruttiva, queste caratteristiche di comportamento seguono lo stesso veicolo: il corpo.
Il nostro vissuto corporeo permea e sostiene ogni tipo di apprendimento. Due e più umani che vivono l’intelligenza del Corpo si avvicinano prima a quella del Cuore perché restano uniti alla concretezza vitale e sanno sempre ritrovare la propria strada, unica.Chi dice che le abilità corporee di intelligenza pratica dei due-tre anni non siano più utili a dieci?!
Dal corpo ai fogli, l’apprendimento a base corporea appare un processo capace di mantenere caratteristiche di aiuto reciproco, curiosità per le opinioni altrui e volontà motivata perché il corpo unisce, rende vitali e stimola la cooperazione anziché separare ed isolare come il multimediale.
Comments